Verbi italiani, introduzione et presentazione:
Il verbo è l’elemento della frase che indica un’azione, fatta o subita.
E dà informazioni sul soggetto:
-che cosa fa : Fabbio gioca.
-com’è: Fabbio è simpatico.
-se subisce l’azione: Fabbio è stato chiamato.
-se compie l’azione: Fabbio chiama.
Il verbo a due parte: radice + desinenza:
radice: esprime il significato di base del verbo
desinenza: variabile comunica molte informazioni
I verbi italiani hanno tre gruppi di coniugazione (1a, 2a, 3a):
numero, desinenza, esempi:
–1a, -are: (cantare, fare, lavorare, mangiare, parlare, pensare …);
–2a, -ere: (bere, mettere, leggere, rimanere, sapere, scrivere …);
-3a, -ire: (dormire, finire, partire, preferire, sentire, …).
Per qualqui verbi, como tradurre, comporre, sono nella 2a coniugazione.
(all’infinito, la desinenza non finisce con -are, -ere, -ire),
I verbi italiani hanno differente forme: attiva / passiva, impersonale / riflessiva:
–attiva (in cui un soggetto esegue un’azione);
-passiva (in cui un soggetto subisce un’azione);
–impersonale (non specifica il soggetto che compie l’azione).
–riflessiva (l’azione compiuta riguarda il soggetto che la esegue);
I verbi italiani possono avere un Complemento d’Oggetto Diretto o no. Abbiamo:
-verbi transitivi (che permettono la presenza di un complemento oggetto, COD);
-verbi intransitivi (che non prevedono complemento oggetto).
I verbi italiani hanno differenti modi verbali:
–modi finiti, che indicano il soggetto che compie l’azione, per tipologia e numero*
(indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo);
-modi infiniti, detti “impliciti”, poiché non indicano chi compie l’azione.
(infinito, participio, gerundio)
I verbi italiani hanno differenti tempi verbali (presente, passato, futuro)
per conoscere la collocazione temporale delle azioni,
Quelli tempi si dividono in: tempi semplici e tempi composti:
–tempi semplici:
forma attiva: un’ unica parola: Amo.
forma passiva: essere + participio passato del verbo che segue: Sono amato.
–tempi composti, che constano,
forma attiva, essere o avere + participio passato del verbo che seguono (ha scritto)
forma passiva, essere + stato + participio passato del verbo (fossero stati scritti).
Desinenza del verbo: per conoscere …
-la persona che compie l’azione:
1a persona (io, noi), 2a persona (tu, voi), 3a persona (lui, lei, loro),
-il numero delle persone:
singolare (io, tu, lui, lei), o plurale (noi, voi, loro)
-il tempo in cui accade l’azione:
presente, passato, futuro…
il modo in cui l’azione viene presentata:
-significazione generale: infinito > lavorare (come sul dizionario),
-modo reale: indicativo > lavoriamo,
-modo possibile, dubitativo: congiuntivo > se lavorassi, (o come una opinione):
-modo eventuale: condizionale > lavorerei, se… (c’è una condizione),
-modo « ordine« : imperativo > lavora!